Thirtysix

Ho 23 anni.

Per mia fortuna la nudità in casa mia non è mai stata associata alla sessualità o – più precisamente – all’indecenza. Il corpo umano quindi non è  mai stato per me solo un corpo sessualizzato, ma un corpo organico composto da liquidi, peli, pori e quant’altro.
Grazie a questo non mi sono mai sentita imbarazzata del mio corpo, ne l’ho mai associato a nozioni di indecenza. In quanto femmina è impossibile non subire una sessualizzazione precoce (più precisamente nella prima pubertà, in cui si è ancora essenzialmente delle bambine che imparano a formare la propria identità di genere) da parte di terzi – società, scuola, catechismo e quant’altro. Nonostante ciò, una combinazione tra carattere e ambiente famigliare mi ha salvato dalla degradante tendenza di concepire il corpo solo ed unicamente come oggetto sessuale e, quindi, come un oggetto che deve sottostare a determinate leggi estetiche per il gradimento dell’altro sesso.
Partecipo quindi a Reality Projects per supportare i miei nuovi amici (i fotografi!) nella loro ricerca e aiutare a spargere questo messaggio di normalizzazione e accettazione del corpo. Evviva tutte le forme, colori e consistenze! Woho!

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I am 23.

Luckily, nudity has never been associated to sexuality or, more precisely, to indecency in my family. Hence the human body has never been to me a sexualised body, but an organic body made of hair, liquids, pores and more.
Thanks to this I have never felt embarrassed about my body, nor I ever considered it indecent. As a female it is impossible to subtract yourself from a premature sexualisation (during early puberty) from social environments including school, catechism and general society. Yet, thanks to a combination of personality and family environment I was saved from the degrading tendency of understanding the body merely as a sexual object and as an object which has to fit certain aesthetic qualities to please the other sex.
I therefore participate to Reality Projects to support my new friends (the photographers!) in their research and contribute to spread this message of normalization and acceptance of the body. Hurray to bodies of all shapes, color and consistencies! Woho!

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